BRATVA ENEMY: Una vita per una vita

ALEKSEY E QUINDI? domando con il mio solito tono scazzato… e anche un po’ frustrato. Non me ne frega niente se la borsa di Tokyo in questo momento è in rialzo o meno! Così come non me ne fotte un emerito cazzo se pinco pallino mi sta aspettando in sala conferenze! L’unica cosa che voglio fare è continuare a tenere gli occhi incollati su questo maledetto schermo, in tv le immagini del notiziario in diretta dal centro di Washington dove è in atto un’operazione dell’FBI. Evan. C’è Evan là porca puttana! Perché sembro l’unico a notare questo piccolo immane dettaglio?! Fulmino con lo sguardo Tamara, la mia assistente nonché moglie dell’agente speciale che in questo preciso istante sta rischiando la vita per salvare un mucchio di gente che neppure conosce… con cui non ha un minimo di rapporto… e ancora una volta mi chiedo perché cazzo provo tutte queste sensazioni verso un uomo che forse forse dovrei persino odiare. EVAN …DOV’E’ MIA MOGLIE? mi decido a domandare andando dritto al sodo. Dopotutto se sono qui è soltanto perché Tamara me l’ha chiesto. Aleksey muove appena l’angolo della bocca in una smorfietta che non so ben come interpretare. Ma giurerei che sembra quasi infastidito. QUALCOSA DA BERE? domanda invece di rispondermi, spostandosi di qualche metro per raggiungere un ampio mobile bar con tanto di bancone e sgabelli. NO, GRAZIE mi limito a rispondere con una certa freddezza seguendolo con lo sguardo e rimuginando ancora per una volta su quanto sia un uomo di bell’aspetto e la lunga fila di donne che potrebbe avere… ALLORA… tento nuovamente posando il bicchiere e fissandolo pur di non doverlo scrutare in quegli occhi grigissimi …MIA MOGLIE DOV’E’? AL SICURO mi risponde dopo qualche istante di silenzio. MA SOLTANTO SINO A CHE’ FARAI DA BRAVO aggiunge immediatamente dopo. E appena il mio cervello elabora quanto ha detto drizzo le antenne peggio di un grillo al calar della sera. Punto gli occhi su Aleksey e lui mi sta già trafiggendo con un sorrisetto bastardo e arrogante addosso. Eh? Ma che cazzo…? La mia espressione dev’essere totalmente trasparente dal momento che continua dicendo LO SO CHE TI STO PRENDENDO IN CONTROPIEDE EVAN… …NON È UN CASO CHE TUA MOGLIE TI ABBIA CHIESTO DI RAGGIUNGERLA STASERA dichiara con un tono deciso, ma calmo. TUTTO QUESTO TEATRINO È OPERA MIA spiattella poi con una nonchalance impressionante prima di proseguire. TI VOLEVO QUI… IN UN POSTO ABBASTANZA ISOLATO… TOTALMENTE DISARMATO… E CON UN GIUSTO INCENTIVO CHE MI CONSENTISSE DI AVERE LA TUA PIU’ COMPLETA ATTENZIONE. NONCHE’ DISPONIBILITA’ MI PARE OVVIO aggiunge con un sorrisetto ancora. DISPONIBILITA’ A FAR COSA? domando invece io tralasciando per un momento il fatto che quest’uomo mi abbia manipolato tramite Tamara pur di avermi qui. Ma poi per far che esattamente? E perché ha parlato del fatto di essere disarmato? Mah, in tutta questa faccenda ci capisco sempre meno, ma sono certo che tra qualche istante Aleksey mi deluciderà a dovere. Infatti sostiene senza alcuna remora A RESTARE QUI CON ME. Eeeeh? Dico: ma questo è totalmente matto o cosa?! A restare con lui??? A RESTARE CON TE? ripeto infatti come un idiota sollevando entrambe le sopracciglia… ROMANZO AUTOCONCLUSIVO. Contiene un linguaggio esplicito, scene di violenza e di sesso piccante, si raccomanda la lettura consapevole. —- ISBN: 9798327666726